Molti vitigni autoctoni della Penisola, soprattutto quelli dagli intensi profumi speziati, floreali, tropicali come Traminer, Ruché, Lacrima di Morro, Glera (Prosecco)…, sembrano fatti apposta per tradursi in nettari capaci di accostarsi a piatti organoletticamente complessi e compositi come quelli asiatici: dall'India passando per la Cina, sino alla Thailandia.

Preparazioni molto difficili da abbinarsi al vino, anche perché nate in luoghi dove quest’ultimo non è certo bevanda tradizionale, e laggiù piuttosto accostati a tè, saké, succhi e birre chiare.
La sfida di questa serata è dunque ardua: dimostrare che non sempre vale il discorso dell'abbinamento territoriale, ma che in alcuni casi "matrimoni misti" possono generare interessantissimi immeticciamenti gusto-olfattivi.
Provare per credere.

Lo chef-patron Marco Rossi, con il suo staff, e Roger Sesto, giornalista enogastronomo.